Il maestro zen Thich Nhat Hanh propone di compiere in piena consapevolezza alcune semplici mansioni della vita quotidiana, proprio come se fossero pratiche di meditazione zen a tutti gli effetti.
Lavare i piatti
Lavate i piatti con tutta calma, come se ogni scodella fosse un oggetto di contemplazione. Trattate ogni scodella come una cosa sacra. Seguite il respiro per prevenire la distrazione. Non cercate di sbrigarvela il prima possibile. Lavare i piatti dev’essere la cosa più importante della vita. Lavare i piatti è meditazione. Se non sapete lavare i piatti con consapevolezza, non saprete neppure sedervi in silenzio a meditare.
Fare il bucato
Non lavate troppi indumenti per volta. Sceglietene solo tre o quattro. Trovate la posizione più comoda, in piedi o seduti, per non farvi venire il mal di schiena. Strofinate i panni con tutta calma. Mantenete l’attenzione su ogni movimento delle mani e delle braccia. Fate attenzione al sapone e all’acqua. Quando avrete finito di strofinare e risciacquare, la mente e il corpo si sentiranno puliti e freschi come i vostri indumenti. Ricordate di conservare il mezzo sorriso e di tornare al respiro ogni volta che vi distraete.
Pulizie domestiche
Dividete il lavoro in tre fasi: rassettare e riporre i libri, pulire il gabinetto e il bagno, spazzare i pavimenti e spolverare. Per ogni compito concedetevi tempo in abbondanza. Muovetevi lentamente, tre volte più lentamente del solito. Concentrate tutta la vostra attenzione sul compito del momento. Per esempio, quando riponete un libro sullo scaffale, guardate il libro, siate consapevoli di che libro si tratta, rendetevi conto della vostra attività di riporlo sullo scaffale, dell’intenzione di metterlo in quel certo posto. Rendetevi conto delle mani che si protendono verso il libro e lo tirano su. Evitate i movimenti bruschi o violenti. Conservate sempre la presenza mentale del respiro, specialmente quando vi distraete.