meditazione sui 6 aggregati

Secondo la filosofia buddhista, l’identità personale, anziché essere costituita da un sé stabile, è il risultato della combinazione di 5 elementi (“aggregati” o “skandha”) che cambiano continuamente: il corpo, le sensazioni, le percezioni, le formazioni mentali e la coscienza. Fare esperienza di questa realtà consente di liberarsi dalla maggiore causa di sofferenza, ovvero l’illusione di avere un sé separato.

Nella realtà contemporanea, la presenza continua e preponderante dei media digitali, quali parti della nostra mente estesa, li rende sempre più quali componenti significativi della nostra identità. Allora proviamo a fare l’esperimento di considerarli quali elementi aggiuntivi e integrati, rispetto ai 5 aggregati. In questo modo ci eserciteremo a non farci assorbire completamente da tali mezzi nel momento in cui li utilizziamo e a riconoscere in ogni momento la componente squisitamente umana della nostra identità, per non dimenticarcela mentre siamo intenti in una intensa attività online.

  1. Mentre fronteggi il dispositivo elettronico che stai per utilizzare, concentrati sul respiro per un paio di minuti. Ciò ti consentirà di portare l’attenzione verso il corpo e da lì verso gli altri “aggregati”.
  2. Concentrati ora sul corpo: in particolare sulla sua posizione, la propriocezione delle sue parti, la carica energetica di cui puoi disporre.
  3. Passa poi alle sensazioni, passando in rassegna la tua capacità di ricevere input attraverso i cinque sensi:
    • vista,
    • udito,
    • gusto,
    • olfatto,
    • tatto,
  4. Poi mettiti in ascolto delle percezioni, ovvero dell’interpretazione che il cervello dà degli stimoli provenienti dai sensi: ad esempio il contatto del corpo col terreno o coi vestiti, i rumori, gli odori, eccetera.
  5. Poi osserva i pensieri e gli stati d’animo che attraversano la tua mente, senza farti prendere da essi. Appena sorge un pensiero, riconoscilo semplicemente e poi lascialo andare con gentilezza.
  6. Adesso sposta la tua attenzione sul dispositivo, ma tenendo gli occhi chiusi, cominciando a considerare la sua fisicità come oggetto e le sue qualità tattili.
  7. Prova a sentire se hai voglia di tenere il dispositivo ancora con te o di lasciarlo andare
  8. Senti se hai l’impressione che il dispositivo faccia parte di te oppure che sia un corpo estraneo.
  9. Ad ogni espirazione percepisci il movimento del rilassamento in ogni parte del corpo, dai polmoni fino alle zono più periferiche e senti cosa succede quando quest’onda di rilassamento arriva alla mano che tiene il dispositivo.
  10. Porta l’attenzione al dispositivo che hai in mano e concentrati sulla quantità di informazioni che memorizza per tuo conto, relative a tutta la tua storia degli ultimi anni.
  11. Porta l’attenzione al dispositivo che hai in mano e concentrati sulle capacità che ti consentirà di acquisire in futuro, in termini di reperimento delle informazioni, comunicazione con le altre persone, lavoro, intrattenimento.
  12. Inspirando concentrati sulla preziosità di questo dispositivo, espirando lascia andare.
  13. Torma alle sensazioni del corpo:
    • Il respiro
    • La posizione del corpo
    • Il contatto con il terreno.

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Categorie di questo esercizio: Digital Mindfulness |
Temi di questo esercizio: dispositivi digitali | smartphone |
Autore: Paolo Subioli |
Immagine di copertina: Antichi disegni del popolo di San nelle rocce al confine tra Mozambico e Zimbabwe