Meditazione dello spogliarsi e del rivestirsi

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Se c’è una cosa che facciamo tutti i giorni è spogliarci e rivestirci. Perché non cercare allora di cogliere appieno la bellezza e la profondità di questo gesto, che di solito compiamo mentre pensiamo a tutt’altro? Ti propongo un semplicissimo esercizio, caro lettore del blog, che puoi sperimentare la sera o la mattina, se hai l’abitudine di dormire col pigiama.

Poniamo il caso che sia inverno, o una di quelle mezze stagioni in cui fa un po’ fresco. Prima di iniziare a spogliarmi, lascio passare qualche respiro senza fare niente, così prendo contatto con le mie attuali sensazioni. Mi tolgo un indumento, ad esempio la camicia. Lo faccio con gratitudine. Quella camicia mi ha protetto dal freddo, durante il giorno e mi ha consentito di presentarmi agli altri secondo le consuetudini del mio tempo (non andare in giro a torso nudo, per dirne una) .

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“Grazie, camicia, per il servizio che mi hai reso oggi”.

Stare senza camicia mi dà una sensazione diversa. Sento un po’ di freddo. Magari non è piacevole, ma è sopportabilissimo. Sto un po’ con quel freddo e lo ascolto. È una sensazione come un’altra. Una delle tante possibili. Potrei andare avanti con gli altri indumenti, oppure subito coprirmi con la casacca del pigiama. Ecco, ora la sensazione è ancora diversa. Più piacevole. Ma la accolgo come la precedente: è semplicemente qualcosa che c’è qui e ora.

Poi passo all’indumento successivo. La sequenza interesserà almeno 5 pezzi diversi, ciascuno con le sue sensazioni peculiari, legate alla parte del corpo che hanno servito durante la giornata, magari anche con qualcosa di più.

Per ogni indumento, mi ricordo – se non proprio di ringraziarlo – quanto meno di considerare il servizio che ha svolto per me. Osservo con attenzione quali sensazioni particolari esso porta nel momento in cui c’è e quando non c’è.

È un esercizio molto bello, il quale rende più interessanti questi pochi minuti, che fanno pur sempre parte del poco tempo di vita che abbiamo a disposizione. Ed è un modo, a tutti gli effetti, per meditare, per lo meno da un punto di vista zen. Molto utile, soprattutto, a chi pensa di non riuscire a trovare il tempo per meditare, nell’arco della giornata.

Per approfondire:

Praticare la meditazione nella vita quotidiana

Thich Nhat Hanh – Applicare la consapevolezza nella vita quotidiana

come meditare

[La foto è di Nik Stanbridge.]

Prova uno dei nostri esercizi di Meditazione per la Vita Quotidiana:

Gli Esercizi di Meditazione sono riservati agli iscritti di livello Praticante e Contemplante.

Il dono del silenzio

thich nhat hanh, il dono del silenzio
Viviamo alla continua ricerca della felicità, e nella corsa senza sosta per raggiungerla non ci accorgiamo delle straordinarie meraviglie di cui è già ricco il mondo attorno a noi. Ogni giorno, ogni ora, ogni istante la bellezza ci chiama, ma raramente ci poniamo in ascolto. Perché per avvertire la sua voce e poterle rispondere è necessaria una condizione divenuta rara: il silenzio. In questo piccolo libro, Thich Nhat Hanh ci mostra il percorso da intraprendere…

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[La foto su migliorare la relazione di coppia è di Andre Furtado, Canada]

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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